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Ex Macello a Padova

Caratteristiche della struttura da restaurare
Stato: ITALIA
Luogo: Padova
Anno di costruzione: 1902-1908
Progettista dell’opera: Ing. Capo Del Comune Di Padova Alessandro Peretti
Tipologia della struttura: copertura a tre navate in ferro omogeneo
Dimensioni: 48x26m
Luce navata centrale: 7m

Intervento di restauro
Completato nel: 1983
Committente: Comune di Padova
Impresa Costruttrice:
EX macello 1
Descrizione:
L’ex Macello di Padova, pur essendo stato costruito solo 30 anni dopo i Mercati di Firenze, è di una generazione successiva sia per il materiale di base (non più ferro puddellato ma ferro "omogeneo"), sia per le tecnologie usate (le aste dell'orditura del coperto sono tutte in profilati e le colonne sono in tondi di ferro annegate nel cemento). Nonostante tutto ciò si sono riscontrate alcune carenze strutturali, tant’è, che è stato oggetto nel 1983 di un intervento di risanamento strutturale da parte del Comune di Padova per utilizzarlo come sala per mostre ed incontri.
La copertura è costituita da tre navate; quella centrale più alta (circa 1,5m) è a due falde mentre quelle laterali, su tre appoggi, sono a falda unica (le dimensioni esterne sono 26x48m).
Le colonne sono in cemento armato e quelle della navata centrale sono provviste di baionette di 3,5m di altezza, formate da due ferri a C di schiena, e da alte travi di falda della lunghezza dell'intero capannone.
Le capriate sostengono l'orditura minuta del coperto, formata da arcareccii in morali di legno, che poggiano sui nodi delle stesse e da correnti in morali con interasse di 50cm, che sostengono le tavelle in laterizio alleggerito sulle quali posano le tegole.
Il risanamento è consistito essenzialmente nel rendere sicuri e certi i modelli statici mediante le seguenti operazioni:
• Interventi sulle baionette, per diminuire la snellezza del profilo composto poiché i calastrelli originali erano collegati con un solo chiodo per parte;
• Interventi per stabilizzare la sezione trasversale della navata centrale, inserendo dei tiranti di stabilizzazione, solo sulle capriate in corrispondenza delle colonne (una ogni tre);
• Interventi sulla falda e sulla sezione longitudinale della navata centrale, con inserimento di una controventatura di falda e verticale a K;
• Interventi sulla falda delle navate laterali con l’inserimento di nuove controventature di stabilizzazione dei correnti compressi.
Particolare attenzione ha richiesto la progettazione delle controventature di falda con attacchi a ganascia alle terzere in legno, aste diagonali collegate alle ganasce con cerniere e regolabili in lunghezza al millimetro, così da superare le differenze tra gli interassi delle terzere.
EX macello 2
EX macello 3