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Ponte strallato sull’Adda – S.S. 591 “Cremasca”

Completato nel: 2009
Stato: ITALIA
Luogo: Montodine (CR)
Committente: Anas S.p.A. – Compartimento della Viabilità per la Lombardia
Impresa generale 1: Coopcostruttori SCARL di Argenta (FE)
Impresa generale 2: Tecnis – Cogip – PSP
Costruzione e montaggio delle strutture di acciaio: COSTRUZIONI CIMOLAI ARMANDO SPA PORDENONE
Progetto generale su incarico ANAS: Prof. Ing. Giuseppe Matildi
Progetto strutturale per l’acciaio, in esercizio e durante il montaggio e delle strutture di montaggio e particolari costruttivi: Studio Tecnico Ing. Giorgio Romaro in collaborazione con Uff. Tecnico CIMOLAI di Pordenone
Adda 07
1) prima fase, anni 2002-2003:
montaggio interrotto dopo circa un 80% della realizzazione a causa del fallimento dell’impresa
2) completamento della realizzazione dell’opera anno 2009

Tipologia della struttura: Ponte strallato
Funzione: Ponte stradale




Informazioni tecniche
Luce max: 252m
Lunghezza totale: 400m
Peso struttura: 5200t

Il ponte ha lunghezza complessiva di 400m suddivisa in tre campate con retrotrave alle spalle di 2m (2+72+252+72+2=400m). L’andamento planimetrico è rettilineo; altimetricamente sono previste due livellette di ascesa con pendenza di 2,25% per i 94m laterali, raccordate con un arco di cerchio R=5000m per i 212m centrali. La larghezza della sezione è di 25,5m e comprende: un interspazio centrale di 6,3m dove corre la travata centrale, due sedi stradali di 6,5m ciascuna, due marciapiedi e le piste ciclabili protette di 2,6m ciascuna. L’impalcato del ponte è realizzato da una soletta in c.a. gettata su lamiera grecata che costituisce un cassero a perdere. La soletta poggia su mensole (traverse) poste ogni 4m che sono appese alla travata centrale portante tramite tiranti in barre filettate. La soletta è collaborante mediante pioli posti sulle piattabande superiori delle mensole e su angolari bullonati alle anime del cassone. La travata centrale portante ha sezione a cassone rettangolare di larghezza 4,5m e altezza 5m che si riduce negli ultimi 38m laterali fino a raggiungere in asse spalle l’altezza di 3m ed è appoggiata in spalla e in pila. La campata centrale di 252m è sostenuta da 16 stralli. Le due antenne, alte 60m da intradosso trave a cassone, sono inclinate di 14° verso le spalle. Anche le antenne hanno forma rettangolare con dimensioni 2,4x2,32m. Inferiormente l’antenna si allarga trasversalmente da 2,32 a 4,5m per raccordarsi alle anime della travata a cassone poste ad interasse di 4,5m. L’idea guida della costruzione e del montaggio è stata quella di rendere la prima più automatizzata possibile e il secondo realizzabile con varo longitudinale. Il concetto innovativo è stato quello di applicare gli impalcati stradali al cassone portante in un secondo tempo, appendendo le traverse al cassone con tiranti in barre filettate ad alta resistenza cosicché si può dire che il ponte è due volte sospeso: il cassone portante alle stilate tramite gli stralli e gli impalcati al cassone tramite i tiranti. Questo ha permesso di effettuare un varo longitudinale tradizionale del cassone per poi usarlo come via di corsa al quale appendere dei blocchi di traverse e varare anche queste ultime. I conci del cassone sono stati montati per varo longitudinale su pile provvisorie procedendo sia dal lato Piacenza che da quello Crema con sequenze indipendenti e non simultanee. A fine varo e dopo il montaggio delle antenne con autogrù si sono fissati e tirati gli stralli e si è poi proseguito con il varo dei traversi di impalcato e al loro fissaggio al cassone.

G. Romaro, "Il mio IV ponte sulle acque dell'Adda", Galileo n. 195, gennaio 2010
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