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Copertura Stadio Olimpico OAKA ad Atene

- Premio C.E.C.M. 2005 -

Completato nel: 2004
Stato: GRECIA
Luogo: Atene
Committente: AKTOR – Atene
Costruttore delle strutture di acciaio: Cimolai spa - Pordenone
Progetto generale: Studio SANTIAGO CALATRAVA - Valencia
Revisione dei calcoli: S.K.M. - Londra
Progetto di particolari costruttivi, del montaggio e delle attrezzature per poterlo eseguire e verifica delle strutture durante il montaggio: Studio Tecnico Romaro Padova, in collaborazione con Ufficio Tecnico Cimolai di Pordenone

Area coperta: 54350m²
Dimensioni: 260,3m x 208,8m

Peso struttura: 18000t
Stadio Atene 00
Descrizione generale:
La copertura è costituita da due semicoperture lunghe circa 300 metri e larghe da circa 60 m a circa 100 m, che accostate lasciano libera in pianta una zona ellittica sopra il campo di calcio. Ognuna delle due semicoperture è costituita da una gigantesca capriata a falce di luna avente correnti in tubo con diametro di oltre 3 m e spessori fino a oltre 90 mm, aste di parete in funi (diametri variabili da 104 a 90 mm), travi principali del piano di copertura (girders), incastrate ortogonalmente al corrente inferiore (torsion tube) e sorrette nei pressi della estremità a sbalzo da funi ancorate al corrente superiore (arch tube): queste funi stabilizzano anche l’archtube nel piano trasversale. La capriata è lunga 304 metri, in mezzeria il corrente superiore è a oltre 70 metri da terra ed il corrente inferiore à a oltre 36 m, cosicché il punto più largo delle capriate a falce di luna è di 34 metri
L’interasse tra le due capriate è di 141,4 m e l’area interessata dalla copertura ha dimensioni massime di 260,3 m per 208,8 metri.
Gli estremi delle girders sono collegati da tubi di bordo (edge tube) come pure i punti di ancoraggio delle funi sulle girderssono collegati da tubi (anchor tube).
Completa l’orditura principale una controventatura tra il torsion tube e l’anchor tube
A sostegno del manto in policarbonato vi sono due tipi di travi secondarie, uno più robusto in tubo ogni 5 metri circa ed uno corrente più leggero in ferri a “C” ogni metro circa. Le secondarie ai bordi della copertura, tutte in tubo, sono collegate ad incastro alle girders in modo tale da realizzare una controventatura dei correnti dellegirders stesse.
Una particolarità di questa copertura e che le due semicapriate sono state costruite fuori dell’area del campo e della tribuna (opere già costruite e funzionanti) e che sono state avvicinate, facendo slittare le 4 fondazioni “SCARPE” (blocchi d’acciaio con pareti di spessore 100mm alti circa 10 metri e lunghi 15) su delle vie di corsa fino ad unirsi in due punti sopra lo stadio.

G. Romaro, "Atene 2004. La prima sfida olimpica deve vincerla una formazione italiana", Galileo n.162, marzo-aprile 2004
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